Elaborazione del lutto
DR. Marco bianchini
Elaborazione del lutto
Con il termine “lutto”, nel linguaggio di tutti i giorni, si indica lo stato d’animo che si vive in seguito alla perdita di una persona cara. Questo processo psicologico doloroso, tuttavia in psicologia, definisce altre condizioni non legate alla morte, ma ad eventi di perdita in senso lato, come la fine di una relazione importante, un cambiamento peggiorativo di status (come ad esempio avviene successivamente ad un licenziamento), una menomazione della propria integrità fisica, ad esempio come dopo un grave traumatismo possono perdurare cicatrici al volto o incorrere nella perdita di un arto o ancora successivamente ad interventi chirurgici che modificano l’immagine del nostro corpo, come nei casi di chirurgia al seno o agli organi genitali.
Elaborare il lutto è fondamentale per poter riprendere a vivere nuovamente con serenità. Con elaborazione del lutto si intende tutto il processo di riorganizzazione dell’esperienza di perdita. Questa fase può essere molto dolorosa ed è solitamente caratterizzata da sentimenti quali tristezza, rabbia, colpa, senso di vuoto. Si tratta comunque di un processo fondamentale per evitare che questa situazione possa trasformarsi in lutto patologico e favorire la comparsa di altri disturbi psicologici nel futuro.
Molte volte iniziamo a “elaborare un lutto” qualche tempo prima della perdita effettiva, perché la realtà ci impone che l’esperienza di perdita non evitabile, attendendoci in un prossimo futuro (es. famigliare affetto da malattia terminale).
Le principali tappe del lutto sono state descritte dalla Dr.ssa E. Kübler Ross, una psichiatra svizzera. In questo caso la collega si è occupata nello specifico del lutto in senso stretto, quello legato alla morte di una persona cara, ma sono considerazione estendibili a tutte le forme di perdita descritte in precedenza.
L’elaborazione, secondo la Dr.ssa Kübler Ross si sviluppa in cinque fasi:
1- Negazione: in questa prima fase il dolore che proviamo è immenso e tendiamo per “sopravvivere emotivamente” a negare l’accaduto a causa dello stato di shock dovuto alla recente perdita.
2- Rabbia: in questa successiva fase tendiamo a reagire, a dare la colpa a qualcuno, perché pensiamo di aver subito un’ingiustizia, un evento che non meritavamo.
3- Contrattazione: la fase di contrattazione che segue le precedenti definisce quel momento nella vita della persona che ha subito un lutto durante la quale cerchiamo di capire cosa possiamo fare, o meglio, in quali situazioni siamo in grado di nuovo di investire emotivamente. Una fase di vero e proprio “negoziato” intrapreso con diversi soggetti (non sempre esterni a noi, molte volte l’interlocutore è il nostro “Io” interiore) che possono cambiare in base ai valori della persona (altre figure di riferimento importanti, entità spirituali etc). Un esempio sono frasi del tipo: ” se seguo la terapia potrò..”, “se prego ogni giorno…”, “ti prego Dio se faccio…permettimi di..”. È una fase in cui cerchiamo a fatica di riprendere il controllo della nostra vita facendo leva su un possibile “patteggiamento”.
4- Depressione: in questa fase avanzata dell’elaborazione del lutto, iniziamo a prendere atto di ciò che abbiamo perso (o stiamo perdendo). Possiamo dividere questa fase in due tipologie di depressione: una reattiva, nella quale iniziamo a prendere atto delle parti di noi che con il lutto abbiamo perso (legami affettivi/emotivi, aspetti della vita quotidiana, etc.) ed una preparatoria al pasaggio successivo dell’elaborazione, nella quale prendiamo coscienza che ribellarsi al lutto non è possibile;
5- Accettazione: l’ultima fase dell’elaborazione del lutto, consiste nell’accettare la perdita e sentirsi pronti a riprendere in mano la propria vita: tra l’altro l’arrivo dell’accettazione della perdita che ci ha colpito, ci indica che siamo stati in grado di superare questa evenienza terribile della vita.
Quando si vive un lutto, durante le fasi di elaborazione, si vivono una serie di sintomi sia a livello psicologico che a livello fisico. Le principali manifestazioni sintomatolgoiche del lutto si possono riassumere nei seguenti sintomi:
- L’abilità emotiva con facilità al pianto accompagnati da un umore triste;
- Disturbi del sonno;
- Mal di testa;
- Stanchezza;
- Disturbi del comportamento alimentare con perdita/aumento del peso;
- Dolori muscolari;
- Apatia;
- Rabbia;
- Irritabilità;
- Pensieri ricorrenti che non si riescono a scacciare facilmente;
- Ansia angoscia fino a veri e propri attacchi di panico;
- Volontà di isolarsi;
- Sentimenti di colpa.
Di per sé i difficili passaggi legati all’elaborazione del lutto per una perdita potremmo dire che sono fisiologici, tuttavia si parla, di lutto complicato quando il processo si arresta in una delle fasi dell’elaborazione: le normali e intense reazioni che ci si aspettano nel processo fisiologico del lutto permangono, non attenuandosi nel tempo. Ciò porta a ripercussioni sul funzionamento generale della persona, che persiste nell’adottare strategie cognitive, comportamentali ed emotive disfunzionali amplificando involontariamente intensità e durata del dolore psicologico che sta vivendo e da cui non riesce a liberarsi.
TRATTAMENTO:
Ovviamente da quanto esposto parleremo solo del trattamento del Lutto Complicato, in quanto il dolore per una perdita significativa seguirà come ci si spera le vie della normale elaborazione. Nel trattamento del Lutto Complicato, pur tenendo conto del fatto che non si debba medicalizzare eccessivamente la sofferenza della persona e che questa debba essere portata nel modo più delicato possibile a poter elaborare l’evento, risulta di vitale importanza valutare la presenza di sintomi eccessivamente intensi che possono essere alleviati con l’aiuto di farmaci. Infine, anche in questa forma di disagio psicologico risulta fondamentale garantire il supporto psicologico appropriato alle esigenze della persona, coinvolgendola in ogni passaggio decisionale e facendola sentire parte integrante del percorso terapeutico.
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