Disturbi dell'umore

DR. Marco bianchini

Depressione Maggiore

La Depressione Maggiore è una patologia caratterizzata da disperazione e perdita di speranza nel futuro.

La Depressione Maggiore porta con se sintomi quali:

  • sentimenti di tristezza,
  • crisi di pianto,
  • insonnia o ipersonnia (necessità di dormire molto più tempo del solito),
  • perdita di appetito (ma alle volte anche aumento dell’appetito -iperfagia-),
  • eccessiva autosvalutazione,
  • perdita di interesse nelle cose che prima riteneva importanti,
  • agitazione
  • stanchezza,
  • difficoltà di concentrazione,
  • riduzione della performance nelle attività quotidiane.

Nei casi più gravi si possono avere pensieri molto angoscianti che possono arrivare fino al pensare di togliersi la vita.

Per tutti questi motivi la depressione non va mai sottovalutata come patologia ed è fondamentale chiedere ed ottenere aiuto quanto prima per curarla efficacemente.

Gli episodi depressivi maggiori possono essere presenti anche con altri problemi psichiatrici, ad esempio con il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, il disturbo da attacchi di panico ed il Disturbo d’Ansia Generalizzato.

La Depressione Maggiore è causata dall’interazione di più fattori come la maggioranza delle patologie psichiatriche, ovvero da una predisposizione genetica associata a variabili psicosociali e ambientali. La prevalenza della Depressione Maggiore in Italia è pari a circa il 10% e l’età media di insorgenza corrisponde a 25 anni.

Se non trattato adeguatamente il disturbo depressivo può cronicizzarsi abbassando notevolmente la qualità della vita della persona che ne è affetta.

TRATTAMENTO:

Secondo le linee guida internazionali la cura della Depressione Maggiore prevede l’utilizzo di farmaci per alzare l’umore ed alleviare l’ansia. Inoltre, si ritiene sia molto utile associare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia per potenziare i risultati del percorso.

DR. Marco bianchini

Disturbo Bipolare

Il Disturbo Bipolare è una patologia psichiatrica caratterizzata dall’alternanza tra episodi di elevazione del tono dell’umore (gravi episodi maniacali nel disturbo Bipolare di tipo 1 o più lievi episodi ipomaniacali nel Disturbo Bipolare di tipo 2) ed episodi di deflessione del tono dell’umore (fase depressiva).

Una persona che soffre di disturbo Bipolare cambia completamente umore passando da una fase di compenso alle fasi maniacali e depressive.

Durante la fase maniacale i pensieri e le parole corrono veloci. In alcuni casi si può incorrere in problemi di gestione adeguata del denaro (ad esempio effettuando acquisti non necessari). Durante la fase maniacale inoltre la persona che ne è affetta fa fatica a fare un’adeguata stima dei rischi e può anche compiere gesti avventati, mettendosi nei guai.

Avendo un umore euforico diminuisce il bisogno di dormire, arrivando a riposare poche ore o addirittura per nulla, ma avvertendo un fastidio stranamente inferiore a quanto ci si aspetterebbe da una persona con un umore nei range standard.

Non è strano, tuttavia, in questa fase notare una maggiore irritabilità del soggetto affetto, con alle volte veri e propri scatti d’ira (in questa fase aumentano i litigi anche per futili motivi).

Al contrario nella fase depressiva (spesso temporalmente successiva ad una fase maniacale) capita che la persona si spenga, manifestando tutta una serie di sintomi che troverai descritti in maniera approfondita nella sezione Depressione Maggiore.

Durante le fasi critiche di questo disturbo possono essere presenti sintomi psicotici, come i deliri (alterazioni del pensiero) e le allucinazioni (alterazioni della percezione), ed una estrema irritabilità, sintomi che si risolvono con le cure farmacologiche adeguate.

Per i motivi di cui sopra, il suo funzionamento nel Disturbo Bipolare non compensato può essere estremamente compromesso, ma è probabile che non sia la persona interessata ad accorgersene, bensì una persona a lui vicina: capita spesso che la richiesta di aiuto non arrivi dal paziente bensì proprio dalle persone vicine a lui oramai incapaci di gestire la situazione.

Per la gravità dei sintomi presentati durante la fase acuta del Disturbo Bipolare può essere necessario ricorrere anche ad un ricovero ospedaliero, al fine di fornire le cure adeguate e proteggere il paziente, inconsapevole o parzialmente consapevole della situazione anomala che sta vivendo.

Il Disturbo Bipolare insorge in seguito all’interazione tra fattori genetici, psicosociali e ambientali, come nella maggior parte delle patologie psichiatriche. La prevalenza del Disturbo Bipolare nell’arco della vita in Italia è pari all’ incirca al 1,2-1,6%.

TRATTAMENTO:

La cura del Disturbo Bipolare prevede trattamenti farmacologici con farmaci stabilizzatori del tono dell’umore, antipsicotici, ansiolitici;  solo in alcuni casi  particolari sotto stretto controllo specialistico si potranno usare i farmaci antidepressivi.

Utile è associare la terapia farmacologica ad un percorso psicoeducazionale, sia per il paziente che per i famigliari, per il corretto riconoscimento dei sintomi indicatori di un prossimo scompenso, al fine di intervenire tempestivamente e favorire una più rapida risoluzione della crisi.

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Marco Bianchini psichiatra a Modena e Reggio Emilia

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